giovedì 9 giugno 2011

Cos'è PubMed?

Niente più di una sigla per adesso: Pub+Med. L'intuito mi ha suggerito che il suo significato potrebbe essere Public Medicine, la medicina pubblica secondo l'interpretazione più immediata che anche chi non sa di cosa si tratta potrebbe azzardare (anche se probabilmente il vero significato è pubblicazioni mediche o qualcosa del genere). In effetti il sito non è altro che una biblioteca online, un archivio elettronico che contiene più di 16 milioni di articoli e pubblicazioni in ambito biomedico dagli anni '50 a oggi.
Si tratta quindi di una riserva immensa sia per chi vuole tenersi sempre aggiornato, sia per chi si interessa al progresso della scienza e in PubMed trova un valido strumento per verificare l'evoluzione delle tecniche e delle metodiche. 



Credo che tutti i medici siano d'accordo nell'ammettere l'importanza di tenersi sempre aggiornati e con questo non intendo dire che il 'nuovo' deve necessariamente sostituire il 'vecchio' perchè novità non sempre è sinonimo di miglioramento; credo anche che ogni medico debba avere la capacità di riconoscere il discrimen tra ciò che porta dei vantaggi reali alla medicina, ma soprattutto ai malati, e ciò che invece è solo pura forma, puro vezzo delle nuove tecnologie.
Riguardo al fatto che la medicina venga resa così 'pubblica' ho delle riserve: è vero che il web è un mezzo di diffusione di massa, forse il più grande, che mette immediatamente in comunicazione gli addetti ai lavori che per lingua, per distanza geografica, per estrazione sociale, per cultura, non verrebbero mai in contatto, ma è anche vero che il web è territorio di tutti! Venendo a conoscenza di siti come PubMed per un qualche motivo, o semplicemente navigando in motori di ricerca, si possono cercare delle risposte a piccoli malesseri e poi magari associarle a chissà quali sintomi di quale tremenda patologia. Credo quindi che ci si debba andare cauti nel diffondere certe informazioni.


Nonostante questa mia riflessione, che pochi condivideranno, non posso che constatare la palese importanza di un sistema come PubMed che sicuramente, negli anni a venire, sfrutterò al massimo, sperando di essere tra quegli 'addetti ai lavori' che sapranno come muoversi in un archivio di Pubblicazioni Mediche.

1 commento:

  1. Ciao! Scusa, mi intrometto un attimo. Effettivamente il rischio di diventare degli ipocondriaci c'è sempre, però credo anche che se una persona che non è un' "addetta ai lavori" difficilmente inciamperà in un sito come PubMed...insomma, questo lo trovi se lo cerchi di proposito. Piuttosto verrà indirizzata verso dei forum (e comunque leggerà delle boiate probabilmente). Sarò una sfiduciata io, ma non ce la vedo mia madre su PubMed a scrivere "joint pain" ^^

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